Lo scorso mercoledì sera, 12 giugno, è stato speciale per Piccole Pesti e per la nostra equipe.
Presso la Sala Libretti del Giornale di Brescia alle ore 18:00 abbiamo discusso con esperti del
settore dell’importanza e dei risultati del progetto sperimentale Piccole Pesti.

Come Fraternità Giovani Impresa Sociale Onlus lavoriamo dal 2004 nell’ambito della
Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza. Dall’esperienza maturata in questi anni nasce la
volontà di offrire una risposta sempre più precoce, efficace e misurabile nei confronti di bambini
con disturbi esternalizzanti del comportamento, ad alto impatto sociale tramite il progetto
Piccole Pesti. Cerchiamo di tradurre così le fragilità in potenzialità continuando a far vivere i
bambini all’interno dei propri contesti, senza subire condizioni di isolamento nocivi
all’aggregazione sociale.

“La speranza è che Piccole Pesti rientri in contesto formale che ne
garantisca la continuità nel tempo, il bisogno c’è”.

All’incontro, moderato dal direttore Nunzia Vallini, sono intervenute Laura Rocco (presidente
della onlus), Annamaria Indelicato (direttore sociosanitario Asst Spedali Civili), Elena
Viganò (medico neuropsichiatra), Marco Fenaroli (assessore Comune di Brescia), Orietta
Filippini, (direttore operativo Fondazione della Comunità Bresciana).

Così, da tempo, ci schieriamo dalla parte delle famiglie che, con i loro bambini, ogni giorno
affrontano una lotta per il benessere e la serenità. Insieme, grazie al progetto Piccole Pesti,
cerchiamo di costruire gli adulti di domani con la sinergia instaurata tra la Neuropsichiatria
dell’asse Spedali Civili e il sostegno dei comuni tra cui quello di Brescia e la nostra equipe.

“È importante raccontare il progetto per seminare consapevolezza”.

Ad oggi il sistema sanitario non prevedere la presa in carico di bambini così piccoli (dai 6 agli 11
anni) con bisogni complessi che richiedono interventi multidisciplinari intensivi e di conseguenza
anche il sostegno economico per enti in grado di gestire situazioni articolate viene a mancare.
Inizia così a dicembre 2017 la campagna “Siamo bambini, dateci tempo!” con l’obiettivo di sensibilizzare
il tessuto sociale e imprenditoriale bresciano per permettere a tutti i bambini di Piccole Pesti
di accedere al servizio.

“È stato bello aver creato un sistema di connessioni tra professionisti di
realtà differenti”.

La risposta delle fondazioni filantropiche e degli imprenditori bresciani è stata ottima e mai
avremmo pensato di raggiungere un simile obiettivo. Sono state raccolte 41 giornate,
garantendo una media di 4 mesi gratuiti per i bambini di Piccole Pesti (ad oggi 30).
Questo ha permesso di offrire una retta calmierata in base alle capacità economiche delle
famiglie. Per quelle in maggiore difficoltà il servizio è stato offerto gratuitamente.

A cosa è servito il tempo che ci “avete regalato”?

A garantire un servizio migliore aumentando il personale, ad aprire un dialogo con le istituzioni, a
dare l’opportunità di usufruire del servizio a un maggior numero di bambini e infine a creare una
rete solidale che coinvolga pubblico, privato e fondazioni filantropiche.
Risultati più che lusinghieri che ci portano a fare un bilancio davvero positivo ed a ringraziare tutti i
sostenitori per il loro prezioso contributo.

Grazie quindi Agemoco Brescia, Antares Vision, Autospazio, Cartiere del Chiese, Cassa Padana,
Comunità Fraternità, Cresco Cooperativa Sociale, Fondazione Oltre, Fondazione Pio Carboni,
Fondo Bertola, Fondo Golgi, Fondo Luca Ciocca, Fondo Marniga, Fondo Vincenzo e Itala Visenzi,
Forneria Ferrari, Fraternità Sistemi, GF Consulting, Gruppo Bossoni Auto e OfficinaStrategia
per aver contribuito alla campagna.

Grazie anche a chi ha contribuito a sostenere e diffondere la campagna come la Fondazione della
Comunità Bresciana, la Fondazione EY Italia ONLUS, Centrale del Latte di Brescia, Andrea Diana
coach Germani Basket Brescia e il Rotary Club Valle Trompia.

Non sei riuscito a partecipare alla serata?
Puoi vedere qui la diretta della conferenza.
Puoi leggere qui la rassegna stampa.

Grazie, grazie per averci dato tempo.