Fraternità Impronta – Servizi per adolescenti

Comunità Educative in Cascina Cattafame

In Cascina Cattafame sono presente le Comunità Educative per adolescenti, Il Grande Cerchio e Strade  Nuove, strutture residenziali per l’accoglienza di:

  • minori in situazione di disagio e/o devianza,
  • minori sottoposti a provvedimento penale e/o in messa alla prova.

Le 2 Comunità Educative sono ubicate in Cascina Cattafame distante 1,5 Km dal centro del Comune di Ospitaletto (BS). Ogni Comunità può accogliere n° 10 minori di età compresa tra i 14 e 17 anni.

La struttura ha un funzionamento permanente per 24/24 ore per tutto l’anno.  L’impegno principale delle Comunità, è quello di garantire agli ospiti, inseriti all’interno di un progetto individuale, la tutela, la crescita, l’autonomia ed il  benessere, mettendo a disposizione le proprie risorse a supporto dei minori  inseriti e delle loro famiglie. Non si accolgono minori con patologie psichiatriche e/o tossicodipendenti.

La struttura d'accoglienza: Cascina Cattafame

Le due Comunità Educative sono adiacenti ad altri Servizi Educativi e spazi  per adolescenti e famiglie presenti all’interno della cascina:

  • 3 Alloggi per la semi-autonomia;
  • 1 Centro di Aggregazione Giovanile;
  • un’ampia zona verde, che oltre a spazi per adolescenti e famiglie per  attività ludiche, quali il campo di calcio, comprende la fattoria didattica  solidale ed alcuni laboratori per attività ergoterapiche ed occupazionali.

La localizzazione della struttura è funzionale alle necessità di raccordo con  l’organizzazione dei servizi socio-sanitari, educativi e culturali di zona, quali:

  • i servizi sanitari di base;
  • i servizi scolastici;
  • tutti quei servizi rientranti nell’area degli interventi a carattere socializzante  (oratorio, associazioni sportive, aggregative e culturali).

La struttura si trova all’interno di una rete di trasporti pubblici, (stazione  ferroviaria linea Milano-Venezia e linee autotrasporti pubblici a 1 Km) in modo di favorire la continuità dei rapporti familiari e sociali.

Articolazione e requisiti

Sono rispettati gli standard strutturali specifici e previsti per le Comunità  Educative per minori, dettati dal Piano Socio Assistenziale della Regione  Lombardia e S.M.L. (Delibera Giunta Regionale n° 20762 del 16.02.05). Le due strutture sono state autorizzate al funzionamento dalla prov. di Brescia:  Comunità “Strade nuove” – R.A.R.E. n° 3260/2005 del 9.11.2005 Comunità “Il Grande Cerchio” – R.A.R.E. n° 3368/2005 del 21.11.2005

Ogni Comunità Educativa, è situata su due piani (zona giorno e zona notte) ed è composta dai seguenti locali:

  • un soggiorno, una cucina e una sala da pranzo;
  • due camere da tre posti letto e due camere da due posti letto, con  bagno;
  • un ufficio ed una camera per educatori.

Gli spazi generali comprendono una lavanderia e guardaroba, una sala per  riunioni, un ampio cortile.

La nostra proposta educativa

Una pedagogia concreta basata sul fare

In questi anni, i Servizi Educativi, hanno maturato e consolidato nel tempo,  una proposta educativa esperienziale strutturata ed improntata  principalmente “sul fare e condividere insieme”.

La metodologia educativa si esplica:

  • nella relazione educativa, affettiva ed autorevole con l’adulto;
  • nella valorizzazione della quotidianità;
  • nel progetto educativo individuale;
  • nell’assunzione graduale di responsabilità;
  • nell’autoeducazione;
  • in un ambiente con una logica familiare;
  • in un programma di attività e proposte dinamiche e stimolanti;
  • in uno stile esigente e coinvolgente, che valorizza la fatica ed il sacrificio;
  • nel coinvolgimento e nell’alleanza educativa con la famiglia d’origine;
  • nel rispetto delle regole definite dalla comunità con il coinvolgimento degli  ospiti.

Il gruppo dei ragazzi

Il percorso di crescita personale viene potenziato attraverso:

  • la riunione di gruppo settimanale;
  • la proposta di laboratori didattici attivi e formativi;
  • esperienze di avventura, trekking, free-climbing nel contatto con la  natura;
  • Il gioco e lo sport;
  • esperienze significative, forti, concrete e valoriali;
  • esperienze socializzanti con apertura al territorio.

Nell’ambito comunque del progetto personalizzato, si propongono delle  attività mirate ed idonee ai bisogni ed alle risorse personali di ognuno. Il piccolo gruppo ed il clima familiare, permettono ai ragazzi di sperimentare relazioni forti e coinvolgenti nella condivisione della quotidianità, in cui tutti i  momenti della giornata e tutte le azioni svolte hanno rilevanza terapeutica ed  educativa. Ogni ragazzo deve vivere a proprio agio in una casa pulita,  ordinata e accogliente, la sua camera può essere personalizzata e lo spazio  abitativo, è strutturato a misura dei ragazzi che la abitano.

 

Regolamento delle comunità

Fondamentale nel processo educativo è l’interiorizzazione delle normali e  semplici norme che vigono all’interno della struttura e che comprendono:

  • il rispetto delle persone e delle cose, un linguaggio ed uno stile educato;
  • la disponibilità e la costanza nel mantenimento dei propri impegni;
  • la gestione responsabile e personale dei propri spazi abitativi;
  • la gestione positiva e responsabile del proprio tempo libero e del denaro;
  • gli orari, che non sono considerati rigidi e vincolanti e che si adeguano  alle esigenze degli impegni personali di ciascun ragazzo.

 

Programma della giornata

  • Ore 6/7 sveglia e colazione
  • Ore 7.30 pulizia camere
  • Ore 8.15 Scuola/Lavoro o Attività occupazionali presso i laboratori
  • Ore 12 Pranzo
  • Ore 13.30 Attività di laboratorio, colloqui/attività ludiche o socializzanti
  • Ore 17 Merenda /doccia/preparazione cena
  • Ore 19 Cena
  • Ore 21 Attività ludico ricreative strutturate (Film, Karatè, Calcio, Uscite sul territorio, cineforum ecc.)
  • Ore 22.30 Riposo Notturno

Settimanalmente è strutturata una riunione con tutto il gruppo dei ragazzi,  come occasione di confronto, verifica, formazione e programmazione.

Progetto educativo individuale

L’Equipe Educativa organizza le risorse umane che saranno direttamente  coinvolte nell’attività educativa per l’erogazione del servizio che prevede le  seguenti fasi:

Accoglienza e Osservazione

  • inserimento graduale del minore nelle attività di comunità;
  • incontri del minore con lo psicologo per una prima valutazione  psicodiagnostica;
  • incontri settimanali con il Coordinatore e/o l’educatore;
  • individuazione degli obiettivi e delle strategie d’intervento;
  • valutazione complessiva del primo periodo con restituzione al Servizio Sociale.

 

Entro due mesi  Elaborazione del Progetto Educativo dove vengono definiti:

  • obiettivi  a  lungo  termine  del  progetto,  focalizzati  al  momento  dell’inserimento;
  • obiettivi intermedi specifici, sui quali lavorare nel breve periodo;
  • strumenti e le modalità da utilizzare per raggiungere gli obiettivi specifici  (interessi del ragazzo, la vita di gruppo, lo sport, le attività ergoterapiche,  la relazione con l’adulto).

Ogni tre mesi  Verifica Progetto Educativo

Valutazione del percorso compiuto, definizione di nuovi obiettivi specifici e  dei rispettivi strumenti d’intervento. Nella definizione degli obiettivi specifici, prima, e nelle verifiche poi, si cercherà il coinvolgimento del ragazzo interessato.
È previsto un accurato monitoraggio del percorso educativo, non solo sulla  base di informazioni generali sull’andamento del progetto, ma soprattutto  sulla rilevazione periodica di indicatori di esito. Gli interventi sono periodicamente monitorati, sia con verifiche interne  (incontri d’equipe e di supervisione), che con verifiche esterne (incontri  mensili con l’Ente Inviante), Il percorso educativo, sarà aggiornato in itinere, fino al raggiungimento degli  obiettivi previsti per la dimissione.
Periodicamente, almeno ogni tre mesi, viene redatta una relazione di aggiornamento relativa all’andamento del percorso comunitario del minore,  sulla base delle indicazioni registrate nel progetto individuale.

EQUIPE EDUCATIVA

Le due Equipe Educative sono coordinate da un’unica figura responsabile e  comprendono, ciascuna, n° 7 educatori con esperienza ed in possesso dei  titoli previsti dalla normativa vigente. L’equipe, è consolidata e  stabile negli anni, sia per esperienza, che  formazione specifica, ed è composta principalmente da educatori maschi.

Come sostegno alla propria professionalità, e l’equipe si avvale inoltre della collaborazione di figure specialistiche, quali:

  • Psicologo per la supervisione all’equipe, psicologo/psicoterapeuta per  supporto ai ragazzi;
  • Infermiere Professionale per la gestione dell’aspetto sanitario.
  • Un gruppo di volontari adeguatamente formati, hanno la funzione di supporto  animativo.

Nella turnazione giornaliera del servizio, è prevista in ogni comunità, una  presenza di almeno n° 2 figure psico-socio educative nella fascia giornaliera  e serale e di n° 1 nella fascia notturna.

Piano formativo ed organizzativo dell’equipe educativa:

  • una riunione settimanale di confronto e di programmazione;
  • una supervisione quindicinale sulla gestione dei casi;
  • una supervisione mensile sulle dinamiche interne all’equipe;
  • una formazione permanente, che la Cooperativa s’impegna a garantire  con corsi di formazione e di aggiornamento sia interni, che esterni.

L’equipe si avvale inoltre dei seguenti strumenti operativi ed educativi:

  • diario comportamentale giornaliero;
  • cartella personale del minore, suddivisa in documentazione personale,  amministrativa, clinica, scolastica o  lavorativa, sanitaria e  quella  riguardante il progetto educativo individuale;
  • il programma delle attività personalizzate di ciascun minore.

Tutto il lavoro educativo viene verbalizzato e  documentato secondo specifiche procedure.

Attività e proposte

Laboratori

Presso i laboratori della comunità, il ragazzo, affiancato dagli operatori, oltre  ad acquisire il rispetto delle norme, la manualità, la continuità e costanza, la  responsabilità e la gratificazione, ha modo di avvicinarsi gradualmente al  mondo del lavoro. I ragazzi in forma diversa, ma continuativa, sono coinvolti  nella gestione dei seguenti laboratori:

  • Fattoria didattica, che comprende recinti e spazi per asini, capre, maiali, animali di bassa corte ed un apiario;
  • “Ristorante Pizzeria Cattafame” interno alla Cascina aperto al territorio;
  • Orticultura, nella coltivazione di prodotti agroalimentari;
  • Laboratorio di lavaggio di contenitori di plastica;
  • Giardinaggio e manutenzione dello spazio verde adiacente la cascina.

Percorsi lavorativi

L’esperienza occupazionale, ergoterapica e/o lavorativa, è una componente fondamentale nel percorso di crescita del minore e viene  proposta in tempi e forme graduali, sia rispetto all’età del soggetto, che in  riferimento ai suoi obiettivi. L’esperienza, condivisa sempre con gli educatori  comprende:

  • attività presso i laboratori protetti o presso la Fattoria Didattica della  comunità;
  • attivazione di percorsi di avvicinamento al lavoro presso il Ristorante
  • Pizzeria interno alla Cascina Cattafame o presso artigiani individuati sul  territorio.

Percorsi scolastici

Il percorso scolastico obbligatorio, viene favorito nella scuola pubblica. Per motivi particolari, è possibile conseguire la licenza media frequentando le  lezioni all’interno della struttura con l’aiuto di insegnanti preparati (progetto  d’istruzione familiare). Dopo la scuola media è possibile continuare gli studi presso gli istituti superiori presenti sul territorio.
I rapporti con la scuola sono mantenuti in modo collaborativo e proficuo da  un solo educatore, referente per il percorso scolastico per tutti i minori inseriti.

Attività socialmente utili

L’attività di volontariato e/o di riparazione, resta un punto fermo soprattutto  nei percorsi rieducativi dei minori autori di reato. Per questo motivo sono  strutturati, a cadenza settimanale spazi di condivisione e di servizio anche in  collaborazione con altre esperienze esterne sul territorio in modo particolare  con un Centro Diurno Disabili.

Le nostre collaborazioni

Le comunità sono inserite nel territorio e sono aperte ad esperienze ed eventi  in cui sono coinvolti ragazzi, educatori e volontari. Durante l’anno si  susseguono diverse iniziative:

  • Fattorie didattiche per le scuole dell’infanzia;
  • Trekking con gli asini per famiglie;
  • Feste in Cascina: “Sagra della Lumaca”, “Sagra del Porsel” e “Asino Day”;
  • “Ristorante Pizzeria Cattafame”.

Per problemi legati all’uso di sostanze

Per minori con problemi di uso/abuso di sostanze tossicologiche ed alcoliche  è una risorsa la collaborazione ed il supporto medico/specialistico dello SMI  (Sevizio Multidisciplinare Integrato) “Il mago di Oz” di Ospitaletto.

RAPPORTO CON LE FAMIGLIE D’ORIGINE

Dato che la Comunità è una soluzione temporanea e quindi limitata nel tempo, è fondamentale pensare ad un percorso parallelo con la famiglia d’origine, in collaborazione con l’Ente Inviante.
La Comunità è convinta che, nella chiarezza dei ruoli e nella consapevolezza dei limiti, bisogna cercare “l’alleanza della famiglia” per favorire quel processo di cambiamento sia per i genitori sia per il ragazzo. Gli educatori cercano il più possibile di coinvolgere i genitori nel progetto comunitario del figlio, soprattutto in riferimento ad alcune piccole scelte, a problemi emergenti, o nel trapasso rispettoso di alcune modalità operative nei confronti del figlio, quali la capacità di dialogo, la gestione del denaro, il rispetto di alcune norme elementari.

Per questo motivo, sono previsti:

  1. Contatti telefonici settimanali;
  2. Incontri strutturati di verifica tra la comunità, i servizi sociali ed i genitori, per un aggiornamento del percorso educativo del ragazzo e soprattutto per concordare delle modalità operative comuni;
  3. Incontri a frequenza periodica per tutti i genitori dei ragazzi inseriti e gestiti dalla comunità e da uno psicologo, dove la struttura educativa ed i genitori s’incontrano per “aiutarsi ad aiutare” il minore e cercando un loro graduale ma continuo coinvolgimento, rispetto ad alcune funzioni di tipo genitoriale.

Modalità di inserimento

Procedure

Per l’inserimento del minore in comunità è previsto il seguente percorso:

  • segnalazione telefonica e presentazione del caso da parte del Servizio  Sociale al Coordinatore dell’Area Minori (richiesta di un’anamnesi sociale  e clinica);
  • valutazione della segnalazione e della fattibilità del progetto da parte della Comunità ed in caso di una disponibilità programmazione di un  incontro col Servizio Sociale di riferimento;
  • incontro tra Comunità e Servizio Sociale per una più approfondita  conoscenza del caso e per la definizione degli obiettivi generali, dei ruoli e delle responsabilità di ciascuno;
  • incontro col minore presso la struttura per una conoscenza dell’ambiente,  degli educatori e dei compagni;
  • invio da parte dell’Ente Inviante dell’impegnativa di spesa e/o delibera di pagamento e successivo inserimento in Comunità del minore.

 

Gestione della documentazione

Nel corso dell’assistenza erogata, ogni documento cartaceo prodotto e  relativo ad ogni singolo ragazzo, viene inserito nella Cartella Utente. Una  scheda di monitoraggio deli interventi attuati permetterà l’aggiornamento di  tutte le fasi del percorso.

Tutto il personale che gestisce i dati sensibili dei minori è appositamente  autorizzato dalla cooperativa e rispetta la normativa sulla tutela della privacy (D.g.s. 675/97 e S.m.l.).

 

Conclusione del percorso educativo

La fase di uscita del ragazzo dalla comunità rappresenta un momento  estremamente delicato. Rispetto al ritorno a casa, per la delicatezza del momento, il percorso sarà caratterizzato da un principio di gradualità, e gli educatori, in collaborazione  con i Servizi Sociali del territorio e con la famiglia del ragazzo, si attiveranno  per creare condizioni favorevoli ad un positivo rientro (ricerca di un  ambiente di lavoro, gruppo sportivo o associazioni presso le quali il ragazzo  potrà essere inserito).

 

Alloggi per l’autonomia  Prosieguo dopo i 18 anni

Per i progetti indirizzati al conseguimento di un’autonomia personale, al  raggiungimento sia della maggiore età che soprattutto di alcuni obiettivi  mirati, è possibile continuare il percorso educativo presso uno dei tre Alloggi  per l’Autonomia ognuno con una  capacità ricettiva di tre posti letto ciascuno.

Documentazione richiesta

Documentazione a cura dell’ente inviante

  • Relazione dettagliata sulla situazione personale, familiare, socio-  ambientale del minore, e le motivazioni che hanno indotto alla richiesta di  inserimento;
  • Eventuale Documentazione e relazione da parte dell’Istituto Scolastico  frequentato precedentemente dal ragazzo, sul percorso effettuato;
  • Copia del Decreto del Tribunale per i Minorenni ed altri provvedimenti di carattere civile o penale;
  • Relazioni di Comunità o Psicologi che hanno avuto in carico il ragazzo ed  eventuale valutazione psicodiagnostica;
  • Impegnativa di spesa e/o Delibera di pagamento dell’Ente Inviante e  nominativo del Referente Amministrativo.

 

Retta d’accoglienza

La retta giornaliera d’accoglienza è comprensiva di:

  • Osservazione e valutazione psicodiagnostica;
  • Vitto e alloggio;
  • Spese relative all’igiene e alla cura di sé;
  • Spese mediche primarie e farmaci mutuabili;
  • Spese per attività didattiche, ricreative e vacanze estive;
  • In caso di visite protette viene garantita la presenza di un educatore con  funzioni di vigilanza e tutela del minore.

Non sono compresi nella retta i servizi inerenti: il vestiario, le spese relative a terapie ortodontiche e  per riabilitazioni di tipo protesico, o  relative  all’acquisto di occhiali e lenti, gli acquisti di libri e materiale scolastico  speciale, le eventuali iscrizioni post-scuola media, i trasporti non ordinari, i  farmaci da prescrizione, le  terapie e/o trattamenti specialistici e  le  psicoterapie prescritte.

PRONTO INTERVENTO AZIMUT A BRESCIA

A Brescia è presente la Comunità di Pronto  Intervento “AZIMUT” per adolescenti, come risposta efficace alle richieste  tempestive d’intervento.
Capacità ricettiva: n° 10 posti letto
Apertura: tutto l’anno 24/24 h.

chi siamo

Una risposta tempestiva e professionale  all’urgenza

La presente Carta dei Servizi rappresenta la concretizzazione della volontà di  far conoscere nel contesto sociale ed istituzionale del territorio, la proposta  della Comunità di Pronto Intervento per Adolescenti, offerta dalla  Cooperativa Sociale Fraternità Impronta come risposta a situazioni di  emergenza ed urgenza educativa del territorio.
In questo senso i destinatari a cui si rivolge il presente documento, sono sia gli  Enti Invianti dei Servizi pubblici e privati, sia i singoli utenti e familiari che  accedono alle prestazioni.

Contesto, articolazione e requisiti della  struttura

La Comunità di Pronto Intervento per adolescenti maschi, è situata a Brescia,  in un  immobile di proprietà comunale e  consiste in  una struttura  prefabbricata ad un piano, con area verde esclusiva. La localizzazione è  idonea anche in funzione delle necessità di raccordo con l’organizzazione  dei servizi socio-sanitari, educativi, culturali ed a carattere socializzante.
Sono rispettati gli standard strutturali specifici e previsti, dettati dal Piano  Socio Assistenziale della Regione Lombardia (Delibera n° 20762 del 16.02.05).  La C.P.I. è strutturata su un unico piano ed è composta dai seguenti locali:  soggiorno, cucina, sala da pranzo e zona studio, quattro camere da due  posti letto e due camere da un posto letto, ufficio e camera per educatori  due servizi igienici completi di doccia e sanitari, dispensa, lavanderia, spazio  verde ed ampio cortile.

LA COMUNITà

La C.P.I. assume carattere di protezione e contenimento temporaneo (da 0 a  3 mesi) a minori di età compresa tra i 14 e 18 anni d’età, in situazione di  abbandono, disagio e/o devianza o sottoposti a provvedimento penale e si  propone di: offrire un’accoglienza ed una risposta immediata e tempestiva a  situazioni di emergenza ed urgenza educativa. Effettuare una qualificata  osservazione e lettura educativa, psicologica e sociale dei bisogni e delle  risorse del minore.

Individuare, elaborare e definire un percorso educativo individuale il più  adeguato possibile, identificando le risorse e gli strumenti più adatti e  coordinare gli interventi di rete territoriali (USSM, UONPIA, S.E.R.T./S.M.I. Servizi  di Tutela minori e Servizi Sociali di base). Oltre ad assumere una funzione di  ponte e collegamento con le altre strutture educative.

L’equipe

L’equipe gestionale è così composta:

  • n°1 Responsabile Coordinatore ed un vice
  • n°2 Psicologhe psicoterapeute (valutazione psicologica del minore)
  • n°6 Operatori psico-socioeducativi
  • n°2 Operatore x attività laboratorio.
  • n°1 Interprete e mediatore culturale madre lingua araba.

L’equipe si avvale inoltre dei seguenti strumenti operativi ed educativi:

  • supervisione ogni 2 settimane ed una formazione specifica continua oltre ad riunione settimanale di confronto e di programmazione;
  • un gruppo di volontari adeguatamente formati, ha la funzione di supporto  animativo;
  • nella turnazione giornaliera del servizio, è prevista una presenza  di almeno n° 2 figure psico socio-educative nella fascia giornaliera (07-17),  n° 2 nella fascia serale (17-23) e di n°1 nella fascia notturna (23-07);
  • diario comportamentale giornaliero;
  • cartella personale del minore suddivisa per aree (Documenti, sanitaria,  provvedimenti A.G., relazioni, amministrativo).

Strumenti di monitoraggio e verifica

Tutto il  lavoro educativo, viene  verbalizzato e  documentato secondo specifiche procedure.
E’ prevista una rilevazione periodica di indicatori di programma e di esito.  Una specifica modulistica supporterà gli operatori nel monitoraggio, sia del  percorso di ciascun ragazzo che del servizio nella sua globalità. Sono previsti inoltre incontri di verifica tra i diversi operatori ed attori che si  occupano del ragazzo.

il servizio

Dal momento che il minore viene accolto ed entra a fare parte della  comunità, l’Equipe Educativa organizza le risorse umane che saranno  direttamente coinvolte nell’erogazione del servizio e che prevede le seguenti  fasi sinteticamente esposte: accoglienza, osservazione e  valutazione,  orientamento, dimissione.

Accoglienza

presa in carico del minore, risposte ai suoi bisogni primari, ascolto empatico e  contenimento, flessibilità ed adattamento in merito alle esigenze ed ai  bisogni del ragazzo.

Osservazione e valutazione

lettura educativa, psicologica e sociale dei bisogni del minore e della  famiglia, al fine d’individuare in tempi brevi un intervento educativo  personalizzato.

Orientamento

restituzione al Servizio Inviante della valutazione osservativa complessiva con  successiva elaborazione e definizione di ipotesi d’intervento successivo.  Successiva individuazione di risorse e di strumenti da attivare in relazione al  progetto.

Modalità d’inserimento

L’inserimento del minore nel C.P.I. prevede una richiesta da parte del Servizio  Sociale Territoriale al Responsabile con invio della documentazione inerente  anamnesi sociale, relazione clinica, anamnesi famigliare e ambientale, copia  del decreto P.M. e altri provvedimenti di natura civile o penale. L’ente inviante manderà poi copia dell’impegnativa di spesa e/o delibera di  pagamento dell’Ente Inviante.

Dimissione

al termine del periodo d’osservazione e di valutazione e, dopo aver  ipotizzato un percorso educativo il più adeguato possibile ai bisogni del  minore, si prevede l’attivazione di un accompagnamento graduale presso  una struttura socio educativa o sanitaria identificata (Comunità Diurna o  Comunità Residenziale) o presso il proprio domicilio, con proposta di  interventi diversi a seconda della casistica.

Le attività

L’organizzazione dell’ambiente ha caratteristiche generali e particolari atte a  creare gradevoli condizioni di vita, che riproducono lo stile di un ambiente di  tipo familiare. Il minore inserito, sarà coinvolto nella gestione delle attività  quotidiane del Servizio in condivisione con gli educatori, aventi funzione di  supporto, ascolto, stimolo, gratificazione e soprattutto osservazione.

In particolare, si prevede:

  • coinvolgimento del minore in attività didattiche, ludico-ricreative ed  occupazionali interne alla struttura oltre alla valorizzazione degli aspetti  della quotidianità (vita domestica, laboratori occupazionali e creativi);
  • colloqui individuali di confronto, verifica e supporto e riunioni di gruppo settimanali.

Programma giornaliero

  • ore 8,00 – sveglia e colazione – pulizia camera e spazi comuni
  • ore 9,15 – attività occupazionali nei laboratori
  • ore 12,15 – pranzo
  • ore 14,00 – attività occupazionali / colloqui personali
  • ore 17,00 – merenda, doccia e preparazione cena
  • ore 19,00 – cena
  • ore 20,30 – attività ludico-ricreative, formative e sportive
  • ore 22,30 – riposo

Gestione della documentazione

Nel corso dell’assistenza erogata, ogni documento cartaceo prodotto e  relativo ad ogni singolo ragazzo, viene inserito nella Cartella Utente.

Nella Cartella vengono inseriti non solo i moduli e le schede compilati  direttamente dagli educatori, ma anche tutto il materiale prodotto  direttamente dall’Ente Inviante e finalizzato ad un’efficiente ed efficace  erogazione del servizio. Una scheda di monitoraggio degli interventi attuati,  permetterà l’aggiornamento di tutte le fasi del percorso.

Tutto il personale che gestisce i dati sensibili dei minori è appositamente  autorizzato dalla cooperativa e rispetta la tutela della privacy come previsto  dalla L.675/97.

Retta d'accoglienza

La retta giornaliera di accoglienza è comprensiva di:

  • intervento socio-educativo;
  • osservazione e valutazione psicodiagnostica (al bisogno);
  • vitto alloggio e spese relative all’igiene e alla cura di sé;
  • spese mediche primarie, farmaci mutuabili, assistenza medica di base;
  • spese per attività didattiche e ricreative;
  • in caso di visite protette viene garantita la presenza di un educatore con  funzioni di vigilanza e tutela del minore.

 

Non sono comprese nella retta le seguenti spese:

  • il vestiario ed i trasporti non ordinari;
  • le spese relative a terapie ortodontiche, riabilitazioni di tipo protesico o per  l’acquisto di occhiali e lenti, visite mediche non erogate dal S.S.N.;
  • gli acquisti di libri e materiale scolastico speciale ed eventuali iscrizioni post-scuola media;
  • i farmaci da prescrizione ASL, le terapie e/o trattamenti specialistici, le  psicoterapie prescritte.

ALLOGGI PER AUTONOMIA per neo maggiorenni

Per alcuni di questi minori, appare necessario offrire l’opportunità di continuare il proprio percorso educativo presso un alloggio protetto dove, supportati da un educatore, possono consolidare gli obiettivi educativi raggiunti ed acquisire una piena e responsabile capacità nella gestione della propria autonomia abitativa, affettiva, economica, lavorativa, sociale e sperimentare per un tempo massimo di tre anni una struttura che funga da “palestra” dove ciascuno possa mettersi alla prova in prima persona rispetto ai vari aspetti di una vita normale.

PECULIARITA' DELLA PROPOSTA

Negli Alloggi per l’Autonomia, sono garantiti:la relazione affettiva, positiva e significativa con l’educatore,un percorso educativo individuale (Progetto Educativo Individuale), un’assistenza sanitaria di base e specialistica, esperienze di gestione della quotidianità finalizzate all’autonomia, un ambiente con le caratteristiche di tipo familiare, sicurezza e tutela del ragazzo neo-maggiorenne, formazione professionale e/o inserimento lavorativo presso le cooperative del Gruppo Fraternità, esperienze di socializzazione e di apertura sul territorio, stimoli per aiutare ad usufruire delle risorse del territorio,la pulizia ordinaria degli ambienti di vita e degli arredi, la proposta di attività dinamiche e concrete, supporto psicologico o terapeutico.

UTENZA - CAPACITA’ RICETTIVA

Gli Alloggi per l’Auotonomia, si rivolgono a neo maggiorenni aloscenti maschi in proseguo amministrativo, che richiedono di continuare il percorso educativo finalizzato alla maturazione di una propria autonomia e responsabilità.
i tre alloggi hanno un funzionamento permanente 24 h/gg per 365 gg. l’anno.
Capacità ricettiva: n°3 posti letto in ciascun alloggio. Possono accedere all’Alloggio per l’autonomia anche neo maggiorenni provenienti dalle altre comunità educative presenti sul territorio.

ARTICOLAZIONE E REQUISITI DELLA STRUTTURA

Sono rispettati gli standard strutturali specifici e previsti per gli Alloggi per l’Autonomia Comunità Alloggio Minori dettati dal Piano Socio Assistenziale della Regione Lombardia (Delibera n° 20762 del 16.02.05). I tre appartamenti sono stati autorizzati al funzionamento dal Comune di Ospitaletto in data 27.01.06 (n° 2090 – 2091 – 2092 PROT.DG/te)
Ciascun alloggio è composto dai seguenti locali:

un soggiorno,
una cucina,
una o due camere per un totale di n° 3 posti letto,
un servizio igienico completo di doccia, lavabo, bidet, vaso.
PERSONALE EDUCATIVO

Il personale educativo è composto da un unico coordinatore per i tre alloggi, mentre ciascun appartamento è gestito da un educatore con esperienza (in possesso della qualifica professionale richiesta dalla normativa). Come sostegno alla propria professionalità l’equipe si avvale della collaborazione di una Neuropsichiatra Infantile.
Potranno essere presenti delle figure volontarie come supporto alle attività ludiche e ricreative serali.
Il personale educativo, si avvale inoltre di alcuni strumenti operativi specifici:

cartella personale dell’utente;
diario giornaliero e registro delle comunicazioni;
programma attività settimanali personalizzate,
il regolamento interno;
schede di osservazione e moduli per monitorare in itinere il percorso educativo di ciascun minore;
riunione quindicinale di coordinamento.
Gli strumenti educativi per la gestione educativa del piccolo gruppo dei giovani inseriti sono:

riunione quindicinale di gruppo;
programmazione serale (sport, formazione, film, attività ludiche, ecc.);
apertura al territorio (gruppi amicali positivi, associativi e sportivi);
esperienze di avventura e contatto con la natura (alpinismo, trekking, arrampicata, canoa, ecc.);
esperienze valoriali e spirituali.

PROGETTO ALLOGGIO AUTONOMIA

Gli Alloggi per l’Autonomia, pongono le basi su una metodologia educativa, che si esplica:

nella relazione educativa, affettiva ed autorevole;
nella valorizzazione della quotidianità (tutte le azioni compiute hanno una valenza educativa);
nel progetto educativo individuale (con la partecipazione ed il coinvolgimento del ragazzo);
nella responsabilità e nell’impegno personale, nel rispetto e nella condivisione;
nell’autoeducazione (offrire al ragazzo delle opportunità, delle esperienze per le quali ogni volta egli possa comprendere, valutare e poi scegliere);
in un ambiente con una logica familiare (accoglienza, corresponsabilità e partecipazione attiva);
nel rispetto delle regole definite con il coinvolgimento degli ospiti;
in un programma di attività e proposte dinamiche e stimolanti (avventura, spiritualità, formazione);
nel supporto e nella valorizzazione dell’attività lavorativa;
in uno stile esigente e coinvolgente, che valorizza la fatica ed il sacrificio come opportunità ad un miglioramento e ad un cambiamento;
nel coinvolgimento con la famiglia d’origine.

MODALITA’ DI ACCESSO AL SERVIZIO

L’inserimento del minore presso l’Alloggio per l’Autonomia prevede:

Richiesta da parte del giovane neo maggiorenne del prosieguo educativo presso l’alloggio per l’autonomia;
Valutazione delle motivazioni al prosieguo educativo;
Condivisione ed accordo al prosieguo da parte di Servizi Sociali del ragazzo;
Richiesta del Prosieguo Amministrativo al Tribunale per i Minorenni;
Segnalazione del caso da parte del Responsabile della Comunità Educativa all’educatore presente nell’Alloggi Autonomia;
Incontro con il Servizio Sociale del ragazzo, per la definizione degli obiettivi;
Invio dell’impegnativa di spesa (Ente Inviante);
Inserimento del minore nell’alloggio autonomia;
Definizione insieme al ragazzo del Progetto Educativo Individuale.

EROGAZIONE DEL SERVIZIO

Dal momento dell’inserimento del ragazzo nell’Alloggio di Autonomia l’educatore predispone insieme a lui degli obiettivi da raggiungere e definisce un percorso di:

Osservazione;
Definizione del Progetto Educativo Individuale;
Verifica e monitoraggio del percorso educativo (in itinere).
La durata della permanenza sarà concordata attraverso un progetto elaborato dagli educatori e dai servizi sociali insieme al ragazzo.
Preliminare all’inserimento presso gli Alloggi per l’Autonomia, è la capacità del ragazzo a mantenere nel tempo un’attività lavorativa (tirocinio lavorativo e/o assunzione lavorativa presso una delle Cooperative d’inserimento lavorativo del Gruppo Fraternità o presso aziende del territorio.
Dopo il necessario periodo presso l’Alloggio per l’Autonomia il ragazzo può ulteriormente sperimentarsi in modo ancora più autonomo, (per un tempo non superiore ad un anno) presso uno dei diversi appartamenti di pre-uscita gestiti dalla Cooperativa (Condominio Solidale).

STRUMENTI EDUCATIVI DEL GRUPPO

Nell’ambito comunque del progetto personalizzato, si propongono delle attività mirate ed idonee ai bisogni ed alle risorse personali di ognuno.
Nel progetto educativo, vanno inserite le normali attività svolte dai ragazzi all’interno della casa (preparazione del pasto serale, pulizia e riordino della casa, attività di lavanderia e stireria, gestione degli acquisti, ecc.)
Il piccolo gruppo ed il clima familiare, permettono ai ragazzi di sperimentare relazioni forti e coinvolgenti nella condivisione della quotidianità, in cui tutti i momenti della giornata e tutte le azioni svolte, hanno rilevanza terapeutica ed educativa.
Ogni ragazzo deve vivere a proprio agio in una casa pulita, ordinata e accogliente, la propria camera può essere personalizzata e lo spazio abitativo, è strutturato a misura dei ragazzi che la abitano.

REGOLAMENTO DI ALLOGGIO

Preliminare a tutto questo, è l’interiorizzazione delle normali e semplici norme che vigono all’interno dell’alloggio e che comprendono:

gli orari, che non sono considerati rigidi e vincolanti, ma che si adeguano alle esigenze personali di ciascun ragazzo (allenamenti, incontri associativi, ecc.);
gestione attiva e manutenzione della casa (turni di servizio e pulizia, cura del proprio spazio abitativo);
rispetto delle persone e capacità di instaurare relazioni personali;
disponibilità e continuità nel mantenere i propri impegni;
gestione positiva del proprio tempo libero e del denaro (accordi individuali)
Responsabile Area Minori:
Pierangelo Ferraresi
Sede: OSPITALETTO (BS) – Via Seriola n°62

Senza ricorrere ad un allontanamento dal proprio contesto familiare e territoriale, ma attivando le risorse presenti nel minore e nella famiglia, all’interno di un Progetto Educativo Individuale.

Siamo infatti convinti di come sia effettivamente possibile far fronte ad alcuni aspetti del disagio minorile intervenendo laddove esso trova radici ed espressione, cioè nella famiglia e nell’ambiente di vita. Interveniamo stimolando e sostenendo la famiglia verso l’assunzione di un ruolo attivo nella crescita educativa del proprio figlio, rafforzando la capacità di attenzione e risposta ai suoi reali bisogni, potenziando la relazione genitori-figli, convinti di come questo tipo di sostegno educativo possa aiutare il ragazzo a ritrovare un rapporto positivo con l’ambiente sociale e famigliare.

La Comunità Diurna, offre inoltre l’opportunità di impegno e di utilizzo del tempo libero, la possibilità di usufruire di iniziative aventi contenuti formativi e socializzanti, allo scopo di favorire un corretto sviluppo psicofisico e di attuare un intervento di prevenzione nei confronti della devianza giovanile.
Le caratteristiche principali della Comunità Diurna sono lo stile, l’esperienza e gli strumenti tipici di una Comunità Educativa Residenziale, adattati e proposti però in un tempo giornaliero diurno.
La Comunità Diurna si caratterizza particolarmente per la personalizzazione dell’intervento, per la sua dinamicità, flessibilità ed un’intenzionalità educativa e programmatica chiara e ben definita.

UTENZA

La Comunità Diurna si rivolge a preadolescenti e adolescenti del territorio di età compresa tra i 13 e i 18 anni:

A rischio di devianza, emarginazione e disadattamento;
Sottoposti a procedimento penale con percorso di “messa alla prova”;
Non si accolgono minori con patologie psichiatriche conclamate o tossicodipendenti.
La Comunità Diurna ha una capacità ricettiva di n° 15 minori.
L’ambito territoriale a cui la Comunità Diurna fa riferimento è il bacino di competenza del Tribunale per i Minorenni di Brescia.

FINALITA' ED OBIETTIVI DEL PROGETTO

offrire nuovi ed innovativi percorsi educativi ed opportunità di crescita e di recupero
prevenire situazioni di disagio e di allontanamento familiare;
rispondere ai bisogni di minori sottoposti a provvedimento penale, che avendo compiuto “reati minori”, non sono soggetti a regime carcerario o restrittivo;
promuovere e favorire la riappropriazione ed il recupero delle funzioni educative dei genitori dei minori accolti presso la struttura diurna;
ridurre il numero degli inserimenti presso le strutture residenziali con conseguente riduzione di costi economici sociali (rette di accoglienza);
coinvolgere ed attivare le risorse del territorio.

APPROCCIO EDUCATIVO

Progetto Educativo Individuale (con partecipazione e coinvolgimento del ragazzo);
Relazione educativa, affettiva ed autorevole con l’educatore;
Ambiente con una logica familiare (corresponsabilità e compartecipazione);
Valorizzazione della quotidianità e stile esigente e coinvolgente (tutte le azioni compiute hanno una valenza educativa);
Rispetto delle regole definite insieme con i ragazzi ospiti;
Responsabilità e impegno personale, nel rispetto e nella condivisione con gli altri;
Autoeducazione (offrire opportunità, esperienze per poter valutare e poi scegliere).

ATTIVITA'

Le attività della Comunità Diurna sono progettate con riferimento alle diverse fasce d’età e comprendono:

percorso ed accompagnamento scolastico (interno / esterno);
percorso lavorativo e formativo professionale (comprende attività di formazione professionale, tirocini ed inserimenti lavorativi);
laboratorio occupazionale (orticoltura,allevamento animali; falegnameria; manutenzione);
programma di attività forti e stimolanti di avventura e campeggio (arrampicata, canyoning, speleologia, uscite in natura);
esperienze significative e valoriali di volontariato;
incontri formativi (spazio di conoscenza e confronto su diverse tematiche);
attività ludiche, sportive e ricreative (serali e diurne);
incontri settimanali di gruppo con i ragazzi (verifica, confronto, programmazione);
supporto psicologico;
incontri mensili con le famiglie.
Nell’ambito del progetto educativo individuale, si propongono delle attività mirate ed idonee ai bisogni ed alle risorse personali di ciascun ragazzo.

EROGAZIONE DEL SERVIZIO

Dal momento in cui l’utente viene inserito, il personale educativo, organizza le risorse umane che saranno direttamente coinvolte nell’attività educativa per l’erogazione del servizio che prevede le seguenti fasi:

Accoglienza e osservazione;
Definizione del Progetto Educativo Individuale;
Verifica e monitoraggio del percorso educativo (in itinere).

PROGETTO EDUCATIVO INDIVIDUALE

Dopo il periodo di osservazione viene redatto il Progetto Educativo Individuale, che definisce gli obiettivi da raggiungere, gli strumenti da utilizzare e gli indicatori di osservazione e di valutazione del percorso educativo che sarà aggiornato in itinere.
Nella definizione e nella valutazione del Progetto Educativo sarà coinvolto il minore.
Gli interventi saranno periodicamente verificati, sia in equipe, sia con i Servizi Sociali ed organizzati con regolare periodicità. La valutazione sarà effettuata con schede di osservazione mediante degli indicatori specifici.

INSERIMENTO LAVORATIVO

L’esperienza lavorativa, è una componente fondamentale nel percorso di crescita del minore e viene proposta in tempi e forme graduali:

attività occupazionali di manutenzione e pulizia (casa, giardino, ecc.);
inserimento presso alcuni laboratori protetti gestiti dalla Comunità Fraternità;
attivazione percorso di tirocinio lavorativo presso le Cooperative del Gruppo Fraternità;
partecipazione a corsi FSE per l’inserimento lavorativo attivati dalla Cooperativa.

PERCORSO SCOLASTICO

Il minore che frequenta la scuola pubblica può essere supportato nel pomeriggio da insegnanti che collaborano con la comunità.
In alcuni casi è possibile conseguire la licenza media frequentando le lezioni all’interno della struttura educativa.

RAPPORTO CON LE FAMIGLIE DEI RAGAZZI

Dato che la Comunità Diurna è una soluzione temporanea e quindi limitata nel tempo, è fondamentale pensare ad un percorso parallelo con la famiglia d’origine.
Gli educatori, sono convinti che, nella chiarezza dei ruoli e nella consapevolezza dei limiti, bisogna cercare “l’alleanza della famiglia” per favorire quel processo di cambiamento sia per i genitori sia per il ragazzo.
Gli educatori cercano il più possibile di coinvolgere i genitori nel progetto comunitario del figlio, soprattutto in riferimento ad alcune piccole scelte, problemi emergenti, o nel trapasso rispettoso di alcune modalità operative nei confronti del figlio, quali la capacità di dialogo, la gestione del denaro, il rispetto di alcune norme elementari.
Per questo motivo, tra la comunità e la famiglia, sono previsti:

contatti telefonici settimanali;
incontri strutturati di verifica tra la comunità, i servizi sociali ed i genitori, per un aggiornamento del percorso educativo del minore e soprattutto per concordare delle modalità operative comuni;
incontri mensili per tutti i genitori dei ragazzi inseriti. In questo incontro, gestito dalla comunità e da uno psicologo, la comunità ed i genitori s’incontrano per “aiutarsi ad aiutare” ciascun minore; è questa un’occasione importante per supportare i genitori nel recupero del loro giusto ruolo ed uno stimolo ad loro percorso di maturazione.
Il loro graduale ma continuo coinvolgimento, rispetto ad alcune funzioni di tipo genitoriale, può sicuramente favorire in loro un recupero di atteggiamenti e di comportamenti positivi nella relazione col figlio. In questo percorso sono coinvolti i ragazzi ospiti.

PERSONALE EDUCATIVO

Il personale educativo è composto da:

n° 1 Responsabile e coordinatore
n° 2 Operatore socio-educativi
n° 1 Neuropsichiatra Infantile
L’equipe usufruisce di una riunione settimanale, di una supervisione mensile e di una formazione permanente che la Cooperativa garantisce con corsi formativi e di aggiornamento, sia interni che esterni.
Per osservazioni psicodiagnostiche, colloqui di sostegno o percorsi terapeutici, il servizio si avvale principalmente della collaborazione di una Neuropsichiatria Infantile e successivamente di psicologi o psicoterapeuti.
Sono presenti inoltre delle figure volontarie, come supporto alle attività ludiche, ricreative ed occupazionali.
Il personale si avvale inoltre di alcuni strumenti operativi scientifici:

Cartella personale dell’utente;
Diario giornaliero e registro delle comunicazioni
Programma delle attività settimanali personalizzate;
Il regolamento interno;
Schede di osservazione e moduli per il monitoraggio in itinere dei Progetti Educativi Individuali.

ORARI DI GESTIONE DEL SERVIZIO

Lunedi – Venerdi ore 8.00 -18.00 (compresa pausa pranzo)
Sono previste alcune proposte di attività serali e uscite mensili nel fine settimana e campi vacanze invernali ed estivi.
Sede: OSPITALETTO (BS) – Via Seriola n°62

Contatti

Fraternità Impronta
Impresa Sociale Società Cooperativa Sociale ONLUS
Sede legale: Via Seriola n°62 – 25035 Ospitaletto (Brescia)
030/7282707 – Fax 030/7282780
Cod. Fisc. e P.IVA 02239260983
[email protected]

CASCINA CATTAFAME
Comunità educative, Centro Diurno e Alloggi per l’autonomia
Via Seriola n. 62, 25035, Ospitaletto (BS)

AZIMUT C.P.I.
Centro di Pronto Intervento per adolescenti
Via Orzinuovi n° 108, 25125 Brescia

Dott. Michele Zubani – Responsabile di struttura e dei servizi educativi di Cascina Cattafame
Email: [email protected] – Tel. 320 2963120

Dott. Florestano Gaudio – Responsabile di struttura  C.P.I. Azimut
Email: [email protected] – Tel. 349.5788026