In Cascina Cattafame sono presente le Comunità Educative per adolescenti, Il Grande Cerchio e Strade Nuove, strutture residenziali per l’accoglienza di:
Le 2 Comunità Educative sono ubicate in Cascina Cattafame distante 1,5 Km dal centro del Comune di Ospitaletto (BS). Ogni Comunità può accogliere n° 10 minori di età compresa tra i 14 e 17 anni.
La struttura ha un funzionamento permanente per 24/24 ore per tutto l’anno. L’impegno principale delle Comunità, è quello di garantire agli ospiti, inseriti all’interno di un progetto individuale, la tutela, la crescita, l’autonomia ed il benessere, mettendo a disposizione le proprie risorse a supporto dei minori inseriti e delle loro famiglie. Non si accolgono minori con patologie psichiatriche e/o tossicodipendenti.
Le due Comunità Educative sono adiacenti ad altri Servizi Educativi e spazi per adolescenti e famiglie presenti all’interno della cascina:
La localizzazione della struttura è funzionale alle necessità di raccordo con l’organizzazione dei servizi socio-sanitari, educativi e culturali di zona, quali:
La struttura si trova all’interno di una rete di trasporti pubblici, (stazione ferroviaria linea Milano-Venezia e linee autotrasporti pubblici a 1 Km) in modo di favorire la continuità dei rapporti familiari e sociali.
Sono rispettati gli standard strutturali specifici e previsti per le Comunità Educative per minori, dettati dal Piano Socio Assistenziale della Regione Lombardia e S.M.L. (Delibera Giunta Regionale n° 20762 del 16.02.05). Le due strutture sono state autorizzate al funzionamento dalla prov. di Brescia: Comunità “Strade nuove” – R.A.R.E. n° 3260/2005 del 9.11.2005 Comunità “Il Grande Cerchio” – R.A.R.E. n° 3368/2005 del 21.11.2005
Ogni Comunità Educativa, è situata su due piani (zona giorno e zona notte) ed è composta dai seguenti locali:
Gli spazi generali comprendono una lavanderia e guardaroba, una sala per riunioni, un ampio cortile.
In questi anni, i Servizi Educativi, hanno maturato e consolidato nel tempo, una proposta educativa esperienziale strutturata ed improntata principalmente “sul fare e condividere insieme”.
La metodologia educativa si esplica:
Il percorso di crescita personale viene potenziato attraverso:
Nell’ambito comunque del progetto personalizzato, si propongono delle attività mirate ed idonee ai bisogni ed alle risorse personali di ognuno. Il piccolo gruppo ed il clima familiare, permettono ai ragazzi di sperimentare relazioni forti e coinvolgenti nella condivisione della quotidianità, in cui tutti i momenti della giornata e tutte le azioni svolte hanno rilevanza terapeutica ed educativa. Ogni ragazzo deve vivere a proprio agio in una casa pulita, ordinata e accogliente, la sua camera può essere personalizzata e lo spazio abitativo, è strutturato a misura dei ragazzi che la abitano.
Fondamentale nel processo educativo è l’interiorizzazione delle normali e semplici norme che vigono all’interno della struttura e che comprendono:
Settimanalmente è strutturata una riunione con tutto il gruppo dei ragazzi, come occasione di confronto, verifica, formazione e programmazione.
L’Equipe Educativa organizza le risorse umane che saranno direttamente coinvolte nell’attività educativa per l’erogazione del servizio che prevede le seguenti fasi:
Valutazione del percorso compiuto, definizione di nuovi obiettivi specifici e dei rispettivi strumenti d’intervento. Nella definizione degli obiettivi specifici, prima, e nelle verifiche poi, si cercherà il coinvolgimento del ragazzo interessato.
È previsto un accurato monitoraggio del percorso educativo, non solo sulla base di informazioni generali sull’andamento del progetto, ma soprattutto sulla rilevazione periodica di indicatori di esito. Gli interventi sono periodicamente monitorati, sia con verifiche interne (incontri d’equipe e di supervisione), che con verifiche esterne (incontri mensili con l’Ente Inviante), Il percorso educativo, sarà aggiornato in itinere, fino al raggiungimento degli obiettivi previsti per la dimissione.
Periodicamente, almeno ogni tre mesi, viene redatta una relazione di aggiornamento relativa all’andamento del percorso comunitario del minore, sulla base delle indicazioni registrate nel progetto individuale.
Le due Equipe Educative sono coordinate da un’unica figura responsabile e comprendono, ciascuna, n° 7 educatori con esperienza ed in possesso dei titoli previsti dalla normativa vigente. L’equipe, è consolidata e stabile negli anni, sia per esperienza, che formazione specifica, ed è composta principalmente da educatori maschi.
Come sostegno alla propria professionalità, e l’equipe si avvale inoltre della collaborazione di figure specialistiche, quali:
Nella turnazione giornaliera del servizio, è prevista in ogni comunità, una presenza di almeno n° 2 figure psico-socio educative nella fascia giornaliera e serale e di n° 1 nella fascia notturna.
Piano formativo ed organizzativo dell’equipe educativa:
L’equipe si avvale inoltre dei seguenti strumenti operativi ed educativi:
Tutto il lavoro educativo viene verbalizzato e documentato secondo specifiche procedure.
Presso i laboratori della comunità, il ragazzo, affiancato dagli operatori, oltre ad acquisire il rispetto delle norme, la manualità, la continuità e costanza, la responsabilità e la gratificazione, ha modo di avvicinarsi gradualmente al mondo del lavoro. I ragazzi in forma diversa, ma continuativa, sono coinvolti nella gestione dei seguenti laboratori:
L’esperienza occupazionale, ergoterapica e/o lavorativa, è una componente fondamentale nel percorso di crescita del minore e viene proposta in tempi e forme graduali, sia rispetto all’età del soggetto, che in riferimento ai suoi obiettivi. L’esperienza, condivisa sempre con gli educatori comprende:
Il percorso scolastico obbligatorio, viene favorito nella scuola pubblica. Per motivi particolari, è possibile conseguire la licenza media frequentando le lezioni all’interno della struttura con l’aiuto di insegnanti preparati (progetto d’istruzione familiare). Dopo la scuola media è possibile continuare gli studi presso gli istituti superiori presenti sul territorio.
I rapporti con la scuola sono mantenuti in modo collaborativo e proficuo da un solo educatore, referente per il percorso scolastico per tutti i minori inseriti.
L’attività di volontariato e/o di riparazione, resta un punto fermo soprattutto nei percorsi rieducativi dei minori autori di reato. Per questo motivo sono strutturati, a cadenza settimanale spazi di condivisione e di servizio anche in collaborazione con altre esperienze esterne sul territorio in modo particolare con un Centro Diurno Disabili.
Le comunità sono inserite nel territorio e sono aperte ad esperienze ed eventi in cui sono coinvolti ragazzi, educatori e volontari. Durante l’anno si susseguono diverse iniziative:
Per minori con problemi di uso/abuso di sostanze tossicologiche ed alcoliche è una risorsa la collaborazione ed il supporto medico/specialistico dello SMI (Sevizio Multidisciplinare Integrato) “Il mago di Oz” di Ospitaletto.
Dato che la Comunità è una soluzione temporanea e quindi limitata nel tempo, è fondamentale pensare ad un percorso parallelo con la famiglia d’origine, in collaborazione con l’Ente Inviante.
La Comunità è convinta che, nella chiarezza dei ruoli e nella consapevolezza dei limiti, bisogna cercare “l’alleanza della famiglia” per favorire quel processo di cambiamento sia per i genitori sia per il ragazzo. Gli educatori cercano il più possibile di coinvolgere i genitori nel progetto comunitario del figlio, soprattutto in riferimento ad alcune piccole scelte, a problemi emergenti, o nel trapasso rispettoso di alcune modalità operative nei confronti del figlio, quali la capacità di dialogo, la gestione del denaro, il rispetto di alcune norme elementari.
Per questo motivo, sono previsti:
Per l’inserimento del minore in comunità è previsto il seguente percorso:
Nel corso dell’assistenza erogata, ogni documento cartaceo prodotto e relativo ad ogni singolo ragazzo, viene inserito nella Cartella Utente. Una scheda di monitoraggio deli interventi attuati permetterà l’aggiornamento di tutte le fasi del percorso.
Tutto il personale che gestisce i dati sensibili dei minori è appositamente autorizzato dalla cooperativa e rispetta la normativa sulla tutela della privacy (D.g.s. 675/97 e S.m.l.).
La fase di uscita del ragazzo dalla comunità rappresenta un momento estremamente delicato. Rispetto al ritorno a casa, per la delicatezza del momento, il percorso sarà caratterizzato da un principio di gradualità, e gli educatori, in collaborazione con i Servizi Sociali del territorio e con la famiglia del ragazzo, si attiveranno per creare condizioni favorevoli ad un positivo rientro (ricerca di un ambiente di lavoro, gruppo sportivo o associazioni presso le quali il ragazzo potrà essere inserito).
Per i progetti indirizzati al conseguimento di un’autonomia personale, al raggiungimento sia della maggiore età che soprattutto di alcuni obiettivi mirati, è possibile continuare il percorso educativo presso uno dei tre Alloggi per l’Autonomia ognuno con una capacità ricettiva di tre posti letto ciascuno.
La retta giornaliera d’accoglienza è comprensiva di:
Non sono compresi nella retta i servizi inerenti: il vestiario, le spese relative a terapie ortodontiche e per riabilitazioni di tipo protesico, o relative all’acquisto di occhiali e lenti, gli acquisti di libri e materiale scolastico speciale, le eventuali iscrizioni post-scuola media, i trasporti non ordinari, i farmaci da prescrizione, le terapie e/o trattamenti specialistici e le psicoterapie prescritte.
A Brescia è presente la Comunità di Pronto Intervento “AZIMUT” per adolescenti, come risposta efficace alle richieste tempestive d’intervento.
Capacità ricettiva: n° 10 posti letto
Apertura: tutto l’anno 24/24 h.
La presente Carta dei Servizi rappresenta la concretizzazione della volontà di far conoscere nel contesto sociale ed istituzionale del territorio, la proposta della Comunità di Pronto Intervento per Adolescenti, offerta dalla Cooperativa Sociale Fraternità Impronta come risposta a situazioni di emergenza ed urgenza educativa del territorio.
In questo senso i destinatari a cui si rivolge il presente documento, sono sia gli Enti Invianti dei Servizi pubblici e privati, sia i singoli utenti e familiari che accedono alle prestazioni.
La Comunità di Pronto Intervento per adolescenti maschi, è situata a Brescia, in un immobile di proprietà comunale e consiste in una struttura prefabbricata ad un piano, con area verde esclusiva. La localizzazione è idonea anche in funzione delle necessità di raccordo con l’organizzazione dei servizi socio-sanitari, educativi, culturali ed a carattere socializzante.
Sono rispettati gli standard strutturali specifici e previsti, dettati dal Piano Socio Assistenziale della Regione Lombardia (Delibera n° 20762 del 16.02.05). La C.P.I. è strutturata su un unico piano ed è composta dai seguenti locali: soggiorno, cucina, sala da pranzo e zona studio, quattro camere da due posti letto e due camere da un posto letto, ufficio e camera per educatori due servizi igienici completi di doccia e sanitari, dispensa, lavanderia, spazio verde ed ampio cortile.
La C.P.I. assume carattere di protezione e contenimento temporaneo (da 0 a 3 mesi) a minori di età compresa tra i 14 e 18 anni d’età, in situazione di abbandono, disagio e/o devianza o sottoposti a provvedimento penale e si propone di: offrire un’accoglienza ed una risposta immediata e tempestiva a situazioni di emergenza ed urgenza educativa. Effettuare una qualificata osservazione e lettura educativa, psicologica e sociale dei bisogni e delle risorse del minore.
Individuare, elaborare e definire un percorso educativo individuale il più adeguato possibile, identificando le risorse e gli strumenti più adatti e coordinare gli interventi di rete territoriali (USSM, UONPIA, S.E.R.T./S.M.I. Servizi di Tutela minori e Servizi Sociali di base). Oltre ad assumere una funzione di ponte e collegamento con le altre strutture educative.
L’equipe gestionale è così composta:
L’equipe si avvale inoltre dei seguenti strumenti operativi ed educativi:
Tutto il lavoro educativo, viene verbalizzato e documentato secondo specifiche procedure.
E’ prevista una rilevazione periodica di indicatori di programma e di esito. Una specifica modulistica supporterà gli operatori nel monitoraggio, sia del percorso di ciascun ragazzo che del servizio nella sua globalità. Sono previsti inoltre incontri di verifica tra i diversi operatori ed attori che si occupano del ragazzo.
Dal momento che il minore viene accolto ed entra a fare parte della comunità, l’Equipe Educativa organizza le risorse umane che saranno direttamente coinvolte nell’erogazione del servizio e che prevede le seguenti fasi sinteticamente esposte: accoglienza, osservazione e valutazione, orientamento, dimissione.
presa in carico del minore, risposte ai suoi bisogni primari, ascolto empatico e contenimento, flessibilità ed adattamento in merito alle esigenze ed ai bisogni del ragazzo.
lettura educativa, psicologica e sociale dei bisogni del minore e della famiglia, al fine d’individuare in tempi brevi un intervento educativo personalizzato.
restituzione al Servizio Inviante della valutazione osservativa complessiva con successiva elaborazione e definizione di ipotesi d’intervento successivo. Successiva individuazione di risorse e di strumenti da attivare in relazione al progetto.
L’inserimento del minore nel C.P.I. prevede una richiesta da parte del Servizio Sociale Territoriale al Responsabile con invio della documentazione inerente anamnesi sociale, relazione clinica, anamnesi famigliare e ambientale, copia del decreto P.M. e altri provvedimenti di natura civile o penale. L’ente inviante manderà poi copia dell’impegnativa di spesa e/o delibera di pagamento dell’Ente Inviante.
al termine del periodo d’osservazione e di valutazione e, dopo aver ipotizzato un percorso educativo il più adeguato possibile ai bisogni del minore, si prevede l’attivazione di un accompagnamento graduale presso una struttura socio educativa o sanitaria identificata (Comunità Diurna o Comunità Residenziale) o presso il proprio domicilio, con proposta di interventi diversi a seconda della casistica.
L’organizzazione dell’ambiente ha caratteristiche generali e particolari atte a creare gradevoli condizioni di vita, che riproducono lo stile di un ambiente di tipo familiare. Il minore inserito, sarà coinvolto nella gestione delle attività quotidiane del Servizio in condivisione con gli educatori, aventi funzione di supporto, ascolto, stimolo, gratificazione e soprattutto osservazione.
In particolare, si prevede:
Nel corso dell’assistenza erogata, ogni documento cartaceo prodotto e relativo ad ogni singolo ragazzo, viene inserito nella Cartella Utente.
Nella Cartella vengono inseriti non solo i moduli e le schede compilati direttamente dagli educatori, ma anche tutto il materiale prodotto direttamente dall’Ente Inviante e finalizzato ad un’efficiente ed efficace erogazione del servizio. Una scheda di monitoraggio degli interventi attuati, permetterà l’aggiornamento di tutte le fasi del percorso.
Tutto il personale che gestisce i dati sensibili dei minori è appositamente autorizzato dalla cooperativa e rispetta la tutela della privacy come previsto dalla L.675/97.
La retta giornaliera di accoglienza è comprensiva di:
Non sono comprese nella retta le seguenti spese:
Per alcuni di questi minori, appare necessario offrire l’opportunità di continuare il proprio percorso educativo presso un alloggio protetto dove, supportati da un educatore, possono consolidare gli obiettivi educativi raggiunti ed acquisire una piena e responsabile capacità nella gestione della propria autonomia abitativa, affettiva, economica, lavorativa, sociale e sperimentare per un tempo massimo di tre anni una struttura che funga da “palestra” dove ciascuno possa mettersi alla prova in prima persona rispetto ai vari aspetti di una vita normale.
Negli Alloggi per l’Autonomia, sono garantiti:la relazione affettiva, positiva e significativa con l’educatore,un percorso educativo individuale (Progetto Educativo Individuale), un’assistenza sanitaria di base e specialistica, esperienze di gestione della quotidianità finalizzate all’autonomia, un ambiente con le caratteristiche di tipo familiare, sicurezza e tutela del ragazzo neo-maggiorenne, formazione professionale e/o inserimento lavorativo presso le cooperative del Gruppo Fraternità, esperienze di socializzazione e di apertura sul territorio, stimoli per aiutare ad usufruire delle risorse del territorio,la pulizia ordinaria degli ambienti di vita e degli arredi, la proposta di attività dinamiche e concrete, supporto psicologico o terapeutico.
Gli Alloggi per l’Auotonomia, si rivolgono a neo maggiorenni aloscenti maschi in proseguo amministrativo, che richiedono di continuare il percorso educativo finalizzato alla maturazione di una propria autonomia e responsabilità.
i tre alloggi hanno un funzionamento permanente 24 h/gg per 365 gg. l’anno.
Capacità ricettiva: n°3 posti letto in ciascun alloggio. Possono accedere all’Alloggio per l’autonomia anche neo maggiorenni provenienti dalle altre comunità educative presenti sul territorio.
Sono rispettati gli standard strutturali specifici e previsti per gli Alloggi per l’Autonomia Comunità Alloggio Minori dettati dal Piano Socio Assistenziale della Regione Lombardia (Delibera n° 20762 del 16.02.05). I tre appartamenti sono stati autorizzati al funzionamento dal Comune di Ospitaletto in data 27.01.06 (n° 2090 – 2091 – 2092 PROT.DG/te)
Ciascun alloggio è composto dai seguenti locali:
un soggiorno,
una cucina,
una o due camere per un totale di n° 3 posti letto,
un servizio igienico completo di doccia, lavabo, bidet, vaso.
PERSONALE EDUCATIVO
Il personale educativo è composto da un unico coordinatore per i tre alloggi, mentre ciascun appartamento è gestito da un educatore con esperienza (in possesso della qualifica professionale richiesta dalla normativa). Come sostegno alla propria professionalità l’equipe si avvale della collaborazione di una Neuropsichiatra Infantile.
Potranno essere presenti delle figure volontarie come supporto alle attività ludiche e ricreative serali.
Il personale educativo, si avvale inoltre di alcuni strumenti operativi specifici:
cartella personale dell’utente;
diario giornaliero e registro delle comunicazioni;
programma attività settimanali personalizzate,
il regolamento interno;
schede di osservazione e moduli per monitorare in itinere il percorso educativo di ciascun minore;
riunione quindicinale di coordinamento.
Gli strumenti educativi per la gestione educativa del piccolo gruppo dei giovani inseriti sono:
riunione quindicinale di gruppo;
programmazione serale (sport, formazione, film, attività ludiche, ecc.);
apertura al territorio (gruppi amicali positivi, associativi e sportivi);
esperienze di avventura e contatto con la natura (alpinismo, trekking, arrampicata, canoa, ecc.);
esperienze valoriali e spirituali.
Gli Alloggi per l’Autonomia, pongono le basi su una metodologia educativa, che si esplica:
nella relazione educativa, affettiva ed autorevole;
nella valorizzazione della quotidianità (tutte le azioni compiute hanno una valenza educativa);
nel progetto educativo individuale (con la partecipazione ed il coinvolgimento del ragazzo);
nella responsabilità e nell’impegno personale, nel rispetto e nella condivisione;
nell’autoeducazione (offrire al ragazzo delle opportunità, delle esperienze per le quali ogni volta egli possa comprendere, valutare e poi scegliere);
in un ambiente con una logica familiare (accoglienza, corresponsabilità e partecipazione attiva);
nel rispetto delle regole definite con il coinvolgimento degli ospiti;
in un programma di attività e proposte dinamiche e stimolanti (avventura, spiritualità, formazione);
nel supporto e nella valorizzazione dell’attività lavorativa;
in uno stile esigente e coinvolgente, che valorizza la fatica ed il sacrificio come opportunità ad un miglioramento e ad un cambiamento;
nel coinvolgimento con la famiglia d’origine.
L’inserimento del minore presso l’Alloggio per l’Autonomia prevede:
Richiesta da parte del giovane neo maggiorenne del prosieguo educativo presso l’alloggio per l’autonomia;
Valutazione delle motivazioni al prosieguo educativo;
Condivisione ed accordo al prosieguo da parte di Servizi Sociali del ragazzo;
Richiesta del Prosieguo Amministrativo al Tribunale per i Minorenni;
Segnalazione del caso da parte del Responsabile della Comunità Educativa all’educatore presente nell’Alloggi Autonomia;
Incontro con il Servizio Sociale del ragazzo, per la definizione degli obiettivi;
Invio dell’impegnativa di spesa (Ente Inviante);
Inserimento del minore nell’alloggio autonomia;
Definizione insieme al ragazzo del Progetto Educativo Individuale.
Dal momento dell’inserimento del ragazzo nell’Alloggio di Autonomia l’educatore predispone insieme a lui degli obiettivi da raggiungere e definisce un percorso di:
Osservazione;
Definizione del Progetto Educativo Individuale;
Verifica e monitoraggio del percorso educativo (in itinere).
La durata della permanenza sarà concordata attraverso un progetto elaborato dagli educatori e dai servizi sociali insieme al ragazzo.
Preliminare all’inserimento presso gli Alloggi per l’Autonomia, è la capacità del ragazzo a mantenere nel tempo un’attività lavorativa (tirocinio lavorativo e/o assunzione lavorativa presso una delle Cooperative d’inserimento lavorativo del Gruppo Fraternità o presso aziende del territorio.
Dopo il necessario periodo presso l’Alloggio per l’Autonomia il ragazzo può ulteriormente sperimentarsi in modo ancora più autonomo, (per un tempo non superiore ad un anno) presso uno dei diversi appartamenti di pre-uscita gestiti dalla Cooperativa (Condominio Solidale).
Nell’ambito comunque del progetto personalizzato, si propongono delle attività mirate ed idonee ai bisogni ed alle risorse personali di ognuno.
Nel progetto educativo, vanno inserite le normali attività svolte dai ragazzi all’interno della casa (preparazione del pasto serale, pulizia e riordino della casa, attività di lavanderia e stireria, gestione degli acquisti, ecc.)
Il piccolo gruppo ed il clima familiare, permettono ai ragazzi di sperimentare relazioni forti e coinvolgenti nella condivisione della quotidianità, in cui tutti i momenti della giornata e tutte le azioni svolte, hanno rilevanza terapeutica ed educativa.
Ogni ragazzo deve vivere a proprio agio in una casa pulita, ordinata e accogliente, la propria camera può essere personalizzata e lo spazio abitativo, è strutturato a misura dei ragazzi che la abitano.
Preliminare a tutto questo, è l’interiorizzazione delle normali e semplici norme che vigono all’interno dell’alloggio e che comprendono:
gli orari, che non sono considerati rigidi e vincolanti, ma che si adeguano alle esigenze personali di ciascun ragazzo (allenamenti, incontri associativi, ecc.);
gestione attiva e manutenzione della casa (turni di servizio e pulizia, cura del proprio spazio abitativo);
rispetto delle persone e capacità di instaurare relazioni personali;
disponibilità e continuità nel mantenere i propri impegni;
gestione positiva del proprio tempo libero e del denaro (accordi individuali)
Responsabile Area Minori:
Pierangelo Ferraresi
Sede: OSPITALETTO (BS) – Via Seriola n°62
Senza ricorrere ad un allontanamento dal proprio contesto familiare e territoriale, ma attivando le risorse presenti nel minore e nella famiglia, all’interno di un Progetto Educativo Individuale.
Siamo infatti convinti di come sia effettivamente possibile far fronte ad alcuni aspetti del disagio minorile intervenendo laddove esso trova radici ed espressione, cioè nella famiglia e nell’ambiente di vita. Interveniamo stimolando e sostenendo la famiglia verso l’assunzione di un ruolo attivo nella crescita educativa del proprio figlio, rafforzando la capacità di attenzione e risposta ai suoi reali bisogni, potenziando la relazione genitori-figli, convinti di come questo tipo di sostegno educativo possa aiutare il ragazzo a ritrovare un rapporto positivo con l’ambiente sociale e famigliare.
La Comunità Diurna, offre inoltre l’opportunità di impegno e di utilizzo del tempo libero, la possibilità di usufruire di iniziative aventi contenuti formativi e socializzanti, allo scopo di favorire un corretto sviluppo psicofisico e di attuare un intervento di prevenzione nei confronti della devianza giovanile.
Le caratteristiche principali della Comunità Diurna sono lo stile, l’esperienza e gli strumenti tipici di una Comunità Educativa Residenziale, adattati e proposti però in un tempo giornaliero diurno.
La Comunità Diurna si caratterizza particolarmente per la personalizzazione dell’intervento, per la sua dinamicità, flessibilità ed un’intenzionalità educativa e programmatica chiara e ben definita.
La Comunità Diurna si rivolge a preadolescenti e adolescenti del territorio di età compresa tra i 13 e i 18 anni:
A rischio di devianza, emarginazione e disadattamento;
Sottoposti a procedimento penale con percorso di “messa alla prova”;
Non si accolgono minori con patologie psichiatriche conclamate o tossicodipendenti.
La Comunità Diurna ha una capacità ricettiva di n° 15 minori.
L’ambito territoriale a cui la Comunità Diurna fa riferimento è il bacino di competenza del Tribunale per i Minorenni di Brescia.
offrire nuovi ed innovativi percorsi educativi ed opportunità di crescita e di recupero
prevenire situazioni di disagio e di allontanamento familiare;
rispondere ai bisogni di minori sottoposti a provvedimento penale, che avendo compiuto “reati minori”, non sono soggetti a regime carcerario o restrittivo;
promuovere e favorire la riappropriazione ed il recupero delle funzioni educative dei genitori dei minori accolti presso la struttura diurna;
ridurre il numero degli inserimenti presso le strutture residenziali con conseguente riduzione di costi economici sociali (rette di accoglienza);
coinvolgere ed attivare le risorse del territorio.
Progetto Educativo Individuale (con partecipazione e coinvolgimento del ragazzo);
Relazione educativa, affettiva ed autorevole con l’educatore;
Ambiente con una logica familiare (corresponsabilità e compartecipazione);
Valorizzazione della quotidianità e stile esigente e coinvolgente (tutte le azioni compiute hanno una valenza educativa);
Rispetto delle regole definite insieme con i ragazzi ospiti;
Responsabilità e impegno personale, nel rispetto e nella condivisione con gli altri;
Autoeducazione (offrire opportunità, esperienze per poter valutare e poi scegliere).
Le attività della Comunità Diurna sono progettate con riferimento alle diverse fasce d’età e comprendono:
percorso ed accompagnamento scolastico (interno / esterno);
percorso lavorativo e formativo professionale (comprende attività di formazione professionale, tirocini ed inserimenti lavorativi);
laboratorio occupazionale (orticoltura,allevamento animali; falegnameria; manutenzione);
programma di attività forti e stimolanti di avventura e campeggio (arrampicata, canyoning, speleologia, uscite in natura);
esperienze significative e valoriali di volontariato;
incontri formativi (spazio di conoscenza e confronto su diverse tematiche);
attività ludiche, sportive e ricreative (serali e diurne);
incontri settimanali di gruppo con i ragazzi (verifica, confronto, programmazione);
supporto psicologico;
incontri mensili con le famiglie.
Nell’ambito del progetto educativo individuale, si propongono delle attività mirate ed idonee ai bisogni ed alle risorse personali di ciascun ragazzo.
Dal momento in cui l’utente viene inserito, il personale educativo, organizza le risorse umane che saranno direttamente coinvolte nell’attività educativa per l’erogazione del servizio che prevede le seguenti fasi:
Accoglienza e osservazione;
Definizione del Progetto Educativo Individuale;
Verifica e monitoraggio del percorso educativo (in itinere).
Dopo il periodo di osservazione viene redatto il Progetto Educativo Individuale, che definisce gli obiettivi da raggiungere, gli strumenti da utilizzare e gli indicatori di osservazione e di valutazione del percorso educativo che sarà aggiornato in itinere.
Nella definizione e nella valutazione del Progetto Educativo sarà coinvolto il minore.
Gli interventi saranno periodicamente verificati, sia in equipe, sia con i Servizi Sociali ed organizzati con regolare periodicità. La valutazione sarà effettuata con schede di osservazione mediante degli indicatori specifici.
L’esperienza lavorativa, è una componente fondamentale nel percorso di crescita del minore e viene proposta in tempi e forme graduali:
attività occupazionali di manutenzione e pulizia (casa, giardino, ecc.);
inserimento presso alcuni laboratori protetti gestiti dalla Comunità Fraternità;
attivazione percorso di tirocinio lavorativo presso le Cooperative del Gruppo Fraternità;
partecipazione a corsi FSE per l’inserimento lavorativo attivati dalla Cooperativa.
Il minore che frequenta la scuola pubblica può essere supportato nel pomeriggio da insegnanti che collaborano con la comunità.
In alcuni casi è possibile conseguire la licenza media frequentando le lezioni all’interno della struttura educativa.
Dato che la Comunità Diurna è una soluzione temporanea e quindi limitata nel tempo, è fondamentale pensare ad un percorso parallelo con la famiglia d’origine.
Gli educatori, sono convinti che, nella chiarezza dei ruoli e nella consapevolezza dei limiti, bisogna cercare “l’alleanza della famiglia” per favorire quel processo di cambiamento sia per i genitori sia per il ragazzo.
Gli educatori cercano il più possibile di coinvolgere i genitori nel progetto comunitario del figlio, soprattutto in riferimento ad alcune piccole scelte, problemi emergenti, o nel trapasso rispettoso di alcune modalità operative nei confronti del figlio, quali la capacità di dialogo, la gestione del denaro, il rispetto di alcune norme elementari.
Per questo motivo, tra la comunità e la famiglia, sono previsti:
contatti telefonici settimanali;
incontri strutturati di verifica tra la comunità, i servizi sociali ed i genitori, per un aggiornamento del percorso educativo del minore e soprattutto per concordare delle modalità operative comuni;
incontri mensili per tutti i genitori dei ragazzi inseriti. In questo incontro, gestito dalla comunità e da uno psicologo, la comunità ed i genitori s’incontrano per “aiutarsi ad aiutare” ciascun minore; è questa un’occasione importante per supportare i genitori nel recupero del loro giusto ruolo ed uno stimolo ad loro percorso di maturazione.
Il loro graduale ma continuo coinvolgimento, rispetto ad alcune funzioni di tipo genitoriale, può sicuramente favorire in loro un recupero di atteggiamenti e di comportamenti positivi nella relazione col figlio. In questo percorso sono coinvolti i ragazzi ospiti.
Il personale educativo è composto da:
n° 1 Responsabile e coordinatore
n° 2 Operatore socio-educativi
n° 1 Neuropsichiatra Infantile
L’equipe usufruisce di una riunione settimanale, di una supervisione mensile e di una formazione permanente che la Cooperativa garantisce con corsi formativi e di aggiornamento, sia interni che esterni.
Per osservazioni psicodiagnostiche, colloqui di sostegno o percorsi terapeutici, il servizio si avvale principalmente della collaborazione di una Neuropsichiatria Infantile e successivamente di psicologi o psicoterapeuti.
Sono presenti inoltre delle figure volontarie, come supporto alle attività ludiche, ricreative ed occupazionali.
Il personale si avvale inoltre di alcuni strumenti operativi scientifici:
Cartella personale dell’utente;
Diario giornaliero e registro delle comunicazioni
Programma delle attività settimanali personalizzate;
Il regolamento interno;
Schede di osservazione e moduli per il monitoraggio in itinere dei Progetti Educativi Individuali.
Lunedi – Venerdi ore 8.00 -18.00 (compresa pausa pranzo)
Sono previste alcune proposte di attività serali e uscite mensili nel fine settimana e campi vacanze invernali ed estivi.
Sede: OSPITALETTO (BS) – Via Seriola n°62
Fraternità Impronta
Impresa Sociale Società Cooperativa Sociale ONLUS
Sede legale: Via Seriola n°62 – 25035 Ospitaletto (Brescia)
030/7282707 – Fax 030/7282780
Cod. Fisc. e P.IVA 02239260983
[email protected]
CASCINA CATTAFAME
Comunità educative, Centro Diurno e Alloggi per l’autonomia
Via Seriola n. 62, 25035, Ospitaletto (BS)
AZIMUT C.P.I.
Centro di Pronto Intervento per adolescenti
Via Orzinuovi n° 108, 25125 Brescia
Dott. Michele Zubani – Responsabile di struttura e dei servizi educativi di Cascina Cattafame
Email: [email protected] – Tel. 320 2963120
Dott. Florestano Gaudio – Responsabile di struttura C.P.I. Azimut
Email: [email protected] – Tel. 349.5788026