Con le sue cinque strutture in gestione, divise tra centri residenziali, semi-residenziali, diurni e progetti speciali dedicati a bambini e adolescenti in difficoltà, Fraternità Giovani e i suoi operatori non si sono fatti fermare dal Covid-19 e hanno continuato – seppur con diverse modalità – a supportare e dare sostegno ai loro giovani utenti. Un messaggio forte verso la Comunità e il territorio, che non sono stati lasciati soli nonostante le grandi difficoltà affrontate dalla Provincia di Brescia durante il periodo di lock-down.

Riuscire a rimanere vicino ai ragazzi sembrava impossibile a causa del blocco forzato delle attività, ma grazie al grande lavoro dei responsabili i e dei vari esperti dei team multidisciplinari di Fraternità Giovani la presenza non è mai mancata. I bambini e i ragazzi hanno potuto sentire regolarmente i loro Educatori attraverso telefonate, video-chiamate e giochi on-line, e anche i genitori sono stati accompagnati in questa inaspettata fase di interruzione dei servizi grazie alla possibilità di effettuare colloqui con la Psicoterapeuta e la Neuropsichiatra infantile.

Grazie a un rinnovato utilizzo degli strumenti digitali sono stati possibili incontri individuali e di gruppo a distanza , mentre le Equipe sono riuscite a confrontarsi sulle attività attraverso riunioni settimanali in video-conferenza da remoto. Una presa di coscienza importante quella della sempre crescente utilità delle nuove tecnologie, che potranno in futuro permettere una presenza ancora più attiva rispetto ai servizi di assistenza che la Cooperativa offre.

Ora che le attività sono riprese non mancano l’energia e la voglia di ricominciare insieme di bambini, ragazzi ed Equipe. Una nuova sfida superata per la Comunità, un passo avanti verso un servizio sempre più inclusivo e attento ai bisogni dei più fragili.

Per scoprire di più sulle attività di Fraternità Giovani durante il lock-down leggi gli articoli di approfondimento pubblicati da Radio Vera, Giornale di Brescia e BresciaOggi.