Quando si utilizza la parola “storia”, si pensa inevitabilmente ad eventi che sono accaduti nel passato.
Per farlo si utilizzano “fonti”, più o meno certe, che derivano da testimonianze e racconti, documenti o reperti che parlano e rivelano un “sapere” già accaduto e narrato.
Conoscere la storia è avere conoscenza delle proprie “radici”, chi siamo, da dove veniamo e successivamente dove stiamo andando…
Ci sono storie personali e ci sono storie collettive, vissuti interiori e sensazioni comuni, esperienze che si incrociano o che si sovrappongono, vicende parallele che non si incontreranno mai.
Ci sono storie narrate e ci sono storie vissute…
Necessari per scrivere una storia sono due “elementi”: lo scrittore ed il lettore/ascoltatore, senza i quali essa non può esistere e perde la sua stessa essenza.
È questo il senso di “Storia di Storie”; ciascuno di noi può essere narratore e ascoltatore, perché quella di questi 30 anni di Comunità Fraternità, ma ancor prima di Fraternità – nata “ufficialmente” come comunità di accoglienza il 1° novembre 1978- è una storia reale e scritta a più mani, da tante persone. Esse con la propria esperienza, hanno contribuito in modo diretto e personale a realizzare quell’utopia che don Corrado Fioravanti aveva trasmesso a Giovanni, Beppe, Antonio e ad altri amici.
È la storia di un territorio come quello di Ospitaletto che, già nel nome, evoca una radicata e profonda tradizione di ospitalità che è stata coniugata nei tempi moderni con la parola solidarietà.
È la storia di una cultura come quella bresciana che, oggi come allora (vedi la recente esperienza di quanto fatto durante questi anni per l’emergenza Covid), vive con intraprendenza e pragmatismo le difficoltà, trasformandole in occasioni di mutualità e cooperazione.
È la storia di donne e uomini che hanno scritto, con la loro vita, qualcosa di cui si sentono parte, ma che non appartiene a loro, qualcosa che pur mantenendosi legata al passato, guarda al futuro con rinnovato entusiasmo per continuare a camminare ogni giorno “accanto alle persone”.
Storia che vogliamo affidare a chi, strada facendo, mano a mano si aggiungerà, per condividere ulteriori progetti per una comunità più solidale e socialmente coesa.
È per questo, per ringraziare tutti gli ospiti, gli operatori, i soci, i volontari, i sostenitori, gli amministratori che in questi anni hanno contribuito con coraggio e dedizione a scrivere questa “Storia di Storie”, che abbiamo organizzato un momento di festa sabato 11 Febbraio 2023.
Inizieremo alle ore 18.30 con la Santa Messa Vespertina celebrata da Monsignor Gaetano Fontana, vicario generale, in Parrocchia a Ospitaletto.
Seguirà poi dalle ore 19.30 un momento conviviale a cura degli “Amici del Sidamo” presso l’oratorio, per spostarci poi alle 20.45 al “Teatro Agorà” per l’intervento della scrittrice Maria Pia Veladiano dal titolo “Pensieri per costruire una comunità” all’interno della rassegna “Rinascimento Culturale”.
Mariapia Veladiano è nata a Vicenza. Laureata in Filosofia e Teologia, ha felicemente insegnato lettere per più di vent’anni ed è stata preside a Rovereto e Vicenza. Collabora con “Repubblica” e con la rivista “Il Regno”. La vita accanto, pubblicato con Einaudi Stile Libero, è il suo primo romanzo, vincitore del Premio Calvino 2010, e secondo al Premio Strega 2011.
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