“La TAG” è il nome d’arte che ogni ragazzo sceglie. M. Grazia De Vita, 2008.
L’idea nasce dalla “cultura del writing” che esprime la propria creatività tramite l’arte dei Graffiti lasciando il segno sul tessuto urbano, luogo d’incontro e di appartenenza.
Come realizzarla? Con un percorso di arricchimento e definizione del segno a partire dallo scarabocchio. La fase di ricerca della propria TAG, incrementa il coraggio di scegliere dei ragazzi attraverso numerose prove e tentativi. L’obiettivo è: creare il segno migliore che li rappresenti, accompagnati dall’arteterapeuta che stimola l’immaginario di ognuno, in un clima accogliente e libero da giudizi. Nel laboratorio è stato realizzato a partire da timidi fogli scarabocchiati, per arrivare al disegno su pannelli personali di dimensioni mega.
“La TAG” è la mia nuova firma che ha una forma nuova!
Dove? In un contesto originale e creativo, dove il colore si fa strada fra macchie, righe, strappi e musica di sottofondo. Il tutto reso piacevolmente frizzante dalle dinamiche di gruppo.
Le immagini parlano, alla ricerca di qualcuno che le ascolti. E leggi desideri, paure, fragilità, emozioni nascoste e una grande voglia di libertà, un bisogno impellente di uscire dagli schemi…mai così urgente come oggi.
Nessun nome è da nascondere, con tutti i nomi si può giocare.
Nadia Pedretti arteterapeuta
Comunità Fraternità, grazie ad un contributo della Fondazione della Comunità Bresciana nell’ambito di Co-progettiamo Brescia ha realizzato nel mese di luglio due centri estivi, rispettivamente a Brescia e a Travagliato rivolti ad adolescenti.
Video MAT (video gioco, musica, arte, teatro) questo è il titolo del progetto realizzato presso due sedi della cooperativa: a Brescia presso il centro diurno di Spazio Off che si occupa, tra l’altro, di adolescenti con dipendenza da video gioco e a Travagliato presso Tecnica 38 servizio che svolge attività di laboratorio occupazionale e artistico.
Perché gli adolescenti: quella che attraversano gli adolescenti è una fase in cui si struttura principalmente l’identità della persona. In alcuni casi i ragazzi possono trovarsi davanti a delle difficoltà da affrontare nel quotidiano: ansia, depressione, disturbi nell’alimentazione, uso di sostanze, interruzione della scuola o difficoltà nell’andare a scuola, bullismo, sono solo alcuni esempi, tra i più frequenti, delle situazioni che un adolescente e i suoi genitori possono dover affrontare durante questi anni. Il tutto accentuato dall’emergenza Covid che ha acuito molte delle difficoltà già presenti.
Quali attività: le attività sono state strutturate secondo la logica del laboratorio. I ragazzi accolti dall’educatore referente hanno svolto ogni giorno due laboratori della durata di due ore ciascuno seguiti da professionisti specializzati in ognuna delle attività proposte. I laboratori sono stati quattro: video game terapy, teatro, musica e arte.
Le TAG, alcune delle quali vengono riportate in questo opuscolo, sono state realizzate nel laboratorio artistico.
Che dire di questa esperienza: è stata al tempo stesso impegnativa ed entusiasmate e ci ha portato a riflettere sulla nostra proposta. Ha sicuramente rafforzato la convinzione della necessità di interventi preventivi a carattere laboratoriale. In questa età infatti sono necessari stimoli originali e strumenti di comunicazione non usuali per favorire nell’adolescente una riflessione sul sé e sulle proprie risorse.
Elena, Greta, Ilaria, Nadia, Fabio, Giuseppe, Michele operatori di VideoMAT
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